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Immagine del redattoreGiuseppe William Moschetta

PERCHE' APRIRE UN SITO INTERNET QUANDO ESISTONO I SOCIAL? E VICEVERSA.


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Per rispondere a questa domanda, partiamo subito da un presupposto.


Hai mai comprato un prodotto direttamente su Facebook o Instagram?

No.

In realtà, su queste piattaforme ti è capitato di trovare l'inserzione pubblicitaria che ti ha poi reindirizzato su un sito web: è qui, sul sito, che hai raccolto le informazioni utili alla tua decisione e hai infine effettuato l'acquisto.

La piattaforma social invece, che sia Facebook o Instagram, non permette di fare ciò, e non nasce a questo scopo.


Al contrario invece, hai mai cercato un prodotto su Google, cliccato su un sito internet che lo proponeva e infine proceduto con l'acquisto?

Ovviamente è un qualcosa che ormai facciamo tutti, perciò l'ovvia risposta a questa domanda è SI.

Talvolta, prima di acquistare potremmo aver bisogno di alcune informazioni aggiuntive oltre a quelle fornite sul sito di e-commerce che stiamo visitando: ecco allora che, sempre tramite il sito stesso, prima di procedere con il nostro acquisto abbiamo modo di effettuare anche un'azione di contatto (chiamata, messaggio, compilazione di un modulo, chat con il servizio clienti ecc).


Che si tratti quindi della semplice raccolta di informazioni su un'azienda, su un prodotto o su un servizio con il fine di valutarne l'acquisto, oppure che si tratti invece direttamente dell'azione di acquisto, ecco che in entrambi i casi non si può fare a meno del sito internet.


E infatti hai mai visto importanti marchi di qualsiasi settore, o rinomati professionisti di qualsiasi ambito, NON avere un sito web perché "tanto ci sono i social"?

Certo che no. E ti basta cercare subito il primo esempio che ti viene in mente per averne prova.


Dunque viene spontaneo chiedersi: ma saranno forse tutti un po' scemi costoro? Come mai hanno sempre un sito internet, tra l'altro ben realizzato, invece che creato dal cugino smanettone di turno?

Magari è un qualcosa che fanno soltanto per "sfizio"?

No.


Lo fanno perché funziona, perché serve come l'acqua al giorno d'oggi essere presenti sui motori di ricerca con un "contenitore" che porti il tuo nome e che sia in grado di fornire al pubblico TUTTO ciò che c'è bisogno di sapere su di te in maniera stabile, efficace e sistematica, consultabile h24 da chiunque allo stesso modo in tutto il mondo, con la possibilità inclusa di chiudere sempre una vendita in più in qualsiasi momento, anche mentre stai dormendo.


Non a caso, molte normative sia europee che nazionali, impongono a società e imprese di altro genere, la pubblicazione di informazioni finanziarie o legali sui propri siti internet, ritenendo indispensabile che tali informazioni debbano essere rese pubbliche e accessibili a tutti in maniera stabile, professionale, sistematica e regolare.


Ma ciò che più conta, infatti, è proprio emergere nei risultati di ricerca quando gli utenti su Google stanno cercando esattamente il genere di servizi o di prodotti che tu offri, perché ne hanno bisogno.


I social non permettono questo; o meglio, lo permettono ma con modalità e scopi completamente differenti. E vediamo perché.


Abbiamo ormai chiarito che il sito web equivale alle fondamenta di un palazzo; è il tuo bigliettino da visita, posizionato in pianta stabile e duratura all'attenzione di tutti, oltre a essere uno strumento di vendita molto efficace e praticamente insostituibile sulla rete.

In pratica, è come se la tua attività commerciale o professionale fosse virtualmente duplicata e resa presente anche su internet.


Il profilo social serve invece a creare un rapporto più personale con il cliente, curando il lato più emotivo della comunicazione e catturando in generale l'attenzione del pubblico, specie quello più giovane.

Ma saper indirizzare poi questa attenzione nella giusta direzione è l'aspetto cruciale di ogni strategia comunicativa ben riuscita.

Capire, decidere e gestire tutto ciò che riguarda questo aspetto è la fase più delicata, che richiede la giusta preparazione professionale.


"Devo fare inserzioni sponsorizzate? Come si fanno? Come ottengo i migliori risultati? Cosa devo comunicare al pubblico? A quali azioni lo devo indirizzare? Devo "spingere" per la visita in negozio, per azioni di contatto, o per acquisti sul mio sito internet?"


Sperperare tempo, denaro, opportunità e reputazione nel tentativo di trovare una risposta a queste domande diventa davvero facile, se si sceglie di improvvisarsi con arroganza.


Ma al di là di questo, che cosa fare per accrescere il seguito e la visibilità di una pagina social?

Anzitutto è necessario aggiornarla costantemente con contenuti efficaci, che devono essere prodotti ad hoc da qualcuno che se ne occupi in maniera continuativa e sistematica; spesso questo "qualcuno" non può nemmeno essere soltanto il professionista adibito, perché per certe tipologie di attività è necessario "metterci la faccia", e quindi magari anche dover registrare dei video promozionali in prima persona. Ma anche queste decisioni necessitano di essere prima studiate a tavolino, curandone ogni aspetto con professionalità e competenza.

Inoltre, per assicurarsi di comparire in maniera stabile dinnanzi agli occhi del pubblico interessato ai prodotti e ai servizi che si offrono, potrebbe essere necessario anche investire con regolarità in inserzioni pubblicitarie, che bisogna saper impostare e gestire in maniera corretta.


Perciò, come sicuramente inizi a intuire, quando si discute di sito internet e di profili social si sta trattando di due strumenti differenti, che non si escludono a vicenda, ma che anzi spesso si completano, seguendo però un ordine e una logica ben precisi!


Ci sono poi anche più rari casi in cui il profilo social potrebbe avere una maggiore priorità, data la particolare tipologia dei servizi o dei prodotti che si offrono.

E' questo, ad esempio, il caso degli "influencer".

Ma generalmente, il sito internet è la base della presenza online professionale.


Addentrarsi in altre considerazioni su questo argomento implicherebbe entrare nel dominio dei dettagli tecnici; ma ogni considerazione ulteriore, che valga la pena fare, andrebbe svolta caso per caso.

L'utilizzo sapiente di questi strumenti non può perciò prescindere da decisioni ragionate, discusse, spiegate e pianificate a dovere.


Improvvisarsi è certamente possibile.

Ma i grandi non improvvisano mai; studiano tutto, e se improvvisano è soltanto dopo aver ottenuto maestria in quel determinato ambito.

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